Ultima modifica: 30 Gennaio 2020

Giornata della Memoria 2020

Circa settanta strade di Milano, altrettanti portoni davanti a cui si trovano complessivamente 90  pietre di inciampo per ricordare altrettante persone morte ad Auschwitz o nei tanti campi di sterminio in Germania e Austria: Mauthausen, Ebensee, Gusen…. Storie che rimandano ad altrettante vicende personali e familiari di uomini, donne e bambini uccisi per la sola colpa di essere ebrei, considerati indegni di vivere da un disegno di persecuzione e sterminio portato avanti da nazisti e fascisti. Oppure uomini e donne uccisi per aver lottato apertamente contro il nazifascismo, per cercare, consapevoli del rischio che correvano, di preparare un futuro migliore per i loro simili.  Uomini e donne come tanti, che vivevano, studiavano, lavoravano e di cui spesso prima della persecuzione o dell’ingresso nella Resistenza non abbiamo praticamente notizie. Quando però la macchina burocratica fascista inizia a perseguitare sono allora tante le tracce che lascia dietro di sé negli archivi: censimenti, indagini, domande e poi espulsioni, requisizioni, risposte ed infine verbali di arresto e di deportazione per quanto riguarda gli ebrei. Verbali di arresto, registri carcercari, corrispondenze per quanto riguarda i deportati politici.

Un monumento diffuso ideato dall’artista Gunter Demning che ha posto ormai centinaia e centinaia di pietre nei paesi europei ove si realizzò il progetto di sterminio nazista. 

Ogni pietra ha una storia da raccontare. Una grande occasione di didattica per i bambini e per i ragazzi, per fare crescere la loro consapevolezza storica e la loro coscienza civile. L’Istituto comprensivo di Vona Speri da quattro anni, da quando sono state messe le prime pietre a Milano, lavora a questo progetto con la realizzazione di video, letture pubbliche, spettacoli teatrali, azioni sceniche, volantinaggio.